C'è
un indicatore speciale dell'andamento della campagna elettorale italiana che
supera, in qualche modo, gli umori dell'ultimo momento registrati in qualsivoglia
sondaggio proposto dai vari istituti: sono i giochi d'azzardo e le scommesse.
Mentre in Italia ci si affanna a fare previsioni sulla base delle chiacchiere
da bar perché è vietata la diffusione di qualsiasi sondaggio ad
una settimana dal voto, oltre confine i bookmaker stranieri osservano il "duello"
politico e raccolgono puntate sul nome del prossimo capo dell'Esecutivo di casa
nostra. A noi questo "divertissement" non è concesso:
i due principali siti internet dove si gioca e si scommette su tutto, l'anglo-svedese
Unibet e il colosso londinese Betfair - nota piattaforma di scambio
di scommesse tra clienti - sono stati oscurati dai Monopoli di Stato in osservanza
alla Finanziaria 2006 che prevedeva l'inibizione dell'accesso ai siti che offrivano
giochi e scommesse senza l'autorizzazione necessaria. Un modo, tutto italiano, di tutelare e trattenere gli introiti nazionali derivanti
dalla febbre del gioco. Ma non è questo il punto. Il volume di gioco,
le puntate, le offerte e le percentuali di pagamento possono dare un'idea, meno
viziata dal cicaleccio politico da cortile nostrano, di come possa andare a
finire la partita elettorale di domenica e lunedì prossimi sulla base
di quello che pensano all'estero. Dove, com'è noto, si scommette su tutto.
E sono settimane che in tutta Europa non perdono l'opportunità di giocare
a chi vince tra il "Cavaliere" e il "Professore". La partita,
a quanto sembra, li appassiona. Ecco un quadro. A pochi giorni dalle elezioni,
Romano Prodi resta ancora favorito, con offerte comprese tra 1,20 e 1,40 volte
la giocata, mentre la forbice delle quote su Silvio Berlusconi oscilla tra 3,50
e 4,50 volte quanto scommesso. Secondo un'elaborazione di Agipronews,
l'agenzia di stampa specializzata in giochi e scommesse, il 66,8% delle giocate
e' stato abbinata a Prodi (circa 84 mila euro), mentre Berlusconi ha raccolto
gioco per il 31,4% (39 mila euro). L'altra sera, però, durante il duello
tv e soprattutto dopo, qualcosa è successo: il "Cavaliere"
ha recuperato sul "Professore". Analizzando le variazioni nelle quote
proposte dai bookmaker esteri, la nuova promessa-fandonia del leader di Forza
Italia (l'abolizione dell'ICI), ha fatto appunto sobbalzare verso l'alto le
proposte su Silvio Berlusconi, mentre quelle che invece che lo vedono riconfermato
a Palazzo Chigi hanno raggiunto un massimo di 3,80 volte quanto puntato. Sostanzialmente
stabili le proposte su Romano Prodi, la cui nomina come capo del Governo è
rimasta stabile ai livelli di prima: la variazione è stata solo dello
0,20%: nulla. In salita, poi, le quote su "Tutti gli altri", che vengono
offerte tra 17 e 23 volte quanto puntato. Insomma, nonostante il parere dei
soliti, improvvisati massmediologi del video, che anche ieri si sono ostinati
a ripetere che il duello tv era finito in sostanziale pareggio tra i due contendenti
senza spostare voti, la situazione appare diversa: il "Cavaliere"
qualcosa ha davvero recuperato, forse non a sufficienza, ma qualcosa sì.
E questo emerge anche da un altro dato. Ieri, per esempio, su Betfair
si è registrata un'impennata di scommesse. Il bet-exchange (anch'esso
oscurato in Italia), ha visto crescere il totale delle scommesse abbinate negli
ultimi due giorni del 23,8%: si è infatti passati da 127 mila a oltre
157 mila euro.
Il duello tv, comunque, ispira gli scommettitori più della semplice polemica politica quotidiana. Una simile crescita nel loro interesse si era verificata anche dopo il primo duello: fra il 13 ed il 15 marzo scorso le giocate erano passate da 43 mila a 52 mila euro (+20,6%). Anche nelle somme puntate emergeva un momentaneo recupero del leader di Forza Italia: su Berlusconi le scommesse erano passate dai 39 mila euro di domenica ai 57 mila di martedì (+44%). E quelle sul leader dell'Unione, invece, erano cresciute da 84 mila a 96 mila euro (+13,9%). Su "Tutti gli altri" le somme investite erano passate da 2.244 a 2.904 euro (+29,4%).
Per farla breve: ogni volta che va in video, Berlusconi "coinvolge"
e "spinge" chi scommette a puntare su di lui perché lo considera
"più vincente" di Prodi dal punto di vista dell'immagine. Ma
una volta decantata l'emozione del post duello, ecco che il "Professore"
torna ad essere considerato "più credibile" per guidare il
nostro Paese anche da chi, con questi non ha nulla a che spartire, ma lo fa
per pura "febbre da scommessa". Ma punta su Berlusconi.
Certo, stiamo parlando di un gioco. E, sicuramente, fuori dai confini nazionali
il nostro scontro politico appassiona così tanto perché è
sufficientemente ridicolo e bizzarro e anche perché, soprattutto, nessuno
ha veramente nulla da perdere o da guadagnare da questa partita, a parte una
manciata, più o meno pesante, di Euro di vincita al botteghino virtuale
di internet. Per noi è un po' diverso, la posta in gioco stavolta è
davvero alta, anche se poi, formalmente, sempre di Euro si tratta: si va dal
buco di bilancio dello Stato alle buste paga degli italiani diventate troppo
leggere, alle tasse sul lavoro dipendente invece sempre più pesanti.
Di confortante, se si vuole, c'è il fatto che, nel totale assoluto, resta
però Prodi il candidato su cui si scommette di più con il 61,4%
del totale (fino a ieri era al 66,8%), mentre Berlusconi è al 36,6% (rispetto
al 31,4% di ieri) ed il 2% giocato sui restanti possibili premier (1,8% era
la precedente percentuale di gioco).
La cabina elettorale dirà quindi chi vince e chi perde, sia il Governo
o una manciata di Euro.